Porfido burattato
La seconda vita del Porfido trentinoSoluzioni contemporanee ecosostenibili
Porfido trentino significa soluzioni contemporanee ecosostenibili.
Il porfido recuperato dalle strade durante i lavori stradali e nelle operazioni di scarifica non sempre viene destinato alla discarica. Nel rispetto di questa preziosa risorsa per il territorio, frutto di milioni di anni di attività vulcaniche ormai dimenticate, siamo ormai consapevoli dell’importanza di riportare a nuova vita e riutilizzare le materie ancora lavorabili.
Ecco allora che in Trentino è possibile riportare a nuova vita vecchi cubetti, vecchie piastre e scarti della lavorazione del lastrame grazie al processo della “burattatura”.
Cosa si può fare col porfido recuperato dai lavori stradali?
Grazie alla burattatura si può ottenere una diversa tipologia di manufatti in Porfido dai bordi smussati e arrotondati.
Questi prodotti aiutano l’ambiente e possono trovare una nuova destinazione negli spazi residenziali, specie per realizzare piccoli cortili, porticati, verande, camminamenti nei giardini, aree a bordo piscina sicure ma anche comode al calpestio, e ancora in tutti quei contesti di netta impronta storica e dal gusto naturalmente vissuto e logorato dal tempo.
Non vengono prodotti solo cubetti burattati ma anche binderi burattati, piastrelle burattate, ciottoli burattati a superficie piatta particolarmente comoda al calpestio.
Porfido dal gusto antico
Pietra dura dalle linee morbide
Che fine fa il porfido che resta alla fine del processo produttivo?
Scavo la montagna, lavoro i prodotti e poi?
Il Trentino è da sempre una terra attenta alla valorizzazione e salvaguardia del proprio patrimonio ambientalistico. In quest’ottica anche gli scarti della pietra trovano una loro valorizzazione.
Dopo aver scavato le pareti della montagna e lavorato la pietra nei vari prodotti cosa viene fatto del materiale di scarto, ovvero di quel che resta dopo aver dato forma a cubetti, binderi e piastrelle?
Lo scarto (ossia quello che resta dalla seconda e terza lavorazione) viene destinato alla sua ultima fase vitale, viene cioè destinato alla frantumazione.
Il materiale di scarto viene trasportato con i camion dalla cava, dai punti di lavorazione e dai laboratori di segagione in appositi frantoi per essere qui macinato.
Presso il frantoio lo scarto viene frantumato in diverse granulometrie sino ad ottenere una vasta gamma di inerti di pregio, particolarmente resistenti e duraturi.
Dal porfido si ottengono inerti di pregio
Con la più famosa roccia vulcanica trentina vengono prodotti vari formati di inerti:
- stabilizzati destinati alle opere stradali
- aggregati per le massicciate ferroviarie
- aggregati più fini per gli asfalti drenanti delle autostrade e per tappeti stradali
- aggregati per calcestruzzo
- frantumato 2-4 mm per la sigillatura in resina dei cubetti.
Lo stesso ghiaino può essere utilizzato, nella stessa granulometria del sottofondo o con misura leggermente più piccola, anche per costipare le fughe dei cubetti che verranno successivamente sigillati con la resina, dando così continuità ai materiali da pavimentazione impiegati e mettendo la pietra al centro della realizzazione.
Pietrischetto lavato e frantumato di porfido
Il pietrischetto è un inerte poliedrico a spigolo vivo ottenuto dalla frantumazione e vagliatura, privo di parti terrose e/o sabbiose e può essere utilizzato in sostituzione della classica sabbia e cemento per lo strato di allettamento dei cubetti, per creare sottofondi drenanti e incompressibili.
E’ un prodotto indispensabile per formare lo stato di allettamento di pavimentazioni esterne per le quali sia prevista la sigillatura in resina poliuretanica.
La posa del porfido
Soluzioni su misura
Te lo spieghiamo noi.