Cos'è il Porfido
100% qualità trentinaPorfido trentino… pietra senza tempo
Dovunque si può trovare traccia del Porfido del Trentino che, nonostante il passare del tempo, resta quale testimone del imperituro legame esistente tra la terra trentina e le più belle opere di civilizzazione umana.
Il porfido, così come le altre pietre naturali, pur essendo un materiale classico, di lunga durata, di forte tradizione, radicato nel territorio della memoria, è un materiale di grande attualità: grazie alla creatività, sensibilità progettuale e sapere tecnico di progettisti ed esperti del settore, viene trasformato e nobilitato per conferirgli la più alta resa funzionale, espressiva ed estetica.
Grazie poi ai posatori questa pietra prende vita e si concretizza in opere sempre nuove e mai uguali a nessun altra.
I formati più apprezzati del porfido
cubetti di porfido | piastrelle segate | piastrelle tranciate | lastrame | battiscopa e zoccolini | scale e gradini | copertine | ciottoli di fiume
Caratteristiche commerciali
Il porfido è una pietra unica, che coniuga un’indubbia bellezza estetica a caratteristiche fondamentali in edilizia, quali:
- la resistenza all’usura,
- la resistenza al gelo,
- la capacità di resistere alle sollecitazioni fisiche,
- la compattezza,
- la durata nel tempo,
- la capacità di mantenere inalterate nel tempo le caratteristiche fisico-meccaniche e l’aspetto.
Le sue caratteristiche di estrema resistenza e durezza ne fanno una della pietre più utilizzate per la realizzazione di pavimentazioni stradali, soprattutto sotto forma di cubetti ed è senza dubbio una delle pietre naturali più apprezzate non solo da esperti del settore (quali architetti, progettisti, ingegneri, costruttori edili, ecc.) ma anche da committenti privati.
Varietà cromatica
La varietà cromatica e le possibili lavorazioni della superficie la rendono una pietra naturale particolarmente adatta a conferire ad ogni realizzazione qualità estetiche, tecniche, funzionali e stilistiche.
Il porfido trentino ha uno dei piani di calpestio più sicuri
Nel passato strade e piazze di varie città sono state pavimentate con cubetti di porfido, cosa che oggi non accade più a causa del notevole incremento del traffico veicolare e delle diverse esigenze della viabilità. In ambito pubblico il porfido, in tutte le sue tipologie, rimane comunque una scelta consolidata nell’ambito di progetti di riqualificazione dei centri storici, per la realizzazione di strade urbane a traffico limitato e a velocità ridotta, per zone pedonali, piazze, marciapiedi, zone Z.T.L.
In ambito privato il porfido è insostituibile per realizzare viali di accesso residenziali, marciapiedi, terrazze, portici, zone a bordo piscina, camminamenti a secco nei giardini, ecc.
La superficie naturale di questa pietra (ruvida al tatto, talora con qualche asperità o avvallamento più accentuati) è considerata unanimemente dai tecnici come uno dei più sicuri piani di calpestio, considerato l’ottimo comportamento in ogni condizione ambientale.
Collocazione geologica
Permiano inferiore (circa 280-230 milioni di anni fa)
Questa pietra unica si è generata in Trentino Alto-Adige in seguito all’intensa attività vulcanica che si è protratta tra eruzioni e periodi di stasi 285-275 milioni di anni fa.
Collocazione geografica
La zona dove è possibile trovare il porfido trentino si trova in Italia, nella provincia di Trento e corrisponde a quella che viene definita “piattaforma porfirica Atesina”.
Caratteristiche petrografiche
Il porfido è una roccia vulcanica effusiva derivata da un magma fuoriuscito dalla litosfera e rapidamente raffreddatosi a contatto diretto con l’atmosfera terrestre in condizioni di bassa pressione e ha una struttura a grana non uniforme, formata per il 60-65% da una pasta di fondo microcristallina vetrosa nella quale sono immersi fenocristalli (piccoli cristalli ben formati e facilmente individuabili ad occhio nudo con pezzatura 0,5/4 mm): i più abbondanti sono quelli di feldspato, seguiti dal quarzo e dalla biotite clorizzata.
All’abbondante presenza di cristalli di quarzo nell’impasto si deve la denominazione di “porfido quarzifero” (per definizione una riolite) nonché quella caratteristica luminosità che rende la roccia trentina così elegante e preziosa.
Porfido trentino tra passato e futuro
Il porfido ha da sempre rappresentato una fonte di ricchezza per il territorio e per la gente trentina, determinando la sorte di intere famiglie e paesi tanto da vedersi riconosciuto l’appellativo di “oro rosso” tanta era la sua importanza quale fonte di introiti economici.
Oggi il mercato dell’edilizia offre pietre di tutti i tipi delle più svariate provenienze e colorazioni ma poche pietre possono realmente competere a livello qualitativo col Porfido del Trentino, una pietra unica sia per colori sia per caratteristiche, sia per la sua storia.
NELL’ANTICHITA’
In Trentino venne dapprima utilizzato come pietra locale da costruzione ed in seguito per la copertura dei tetti degli edifici al posto delle attuali tegole (particolarmente rinomate e apprezzate erano le lastre sottili ed omogenee provenienti dalle cave di San Mauro nel Comune di Baselga di Pinè).
DAGLI ANNI ’20 AL DOPOGUERRA
È solo nel secondo dopoguerra che nascono le prime ditte locali di estrazione e lavorazione della pietra, a seguito del rilascio di concessioni da parte dei Comuni proprietari dei suoli.
ANNI ‘60
In questo periodo tutta la lavorazione della pietra è manuale, dalla movimentazione del grezzo alla lavorazione al carico sui camion.
BOOM NEGLI ANNI ‘70
In questo decennio nascono tra le più longeve aziende del comparto lapideo locale grazie all’entusiasmo di tanti imprenditori che hanno compreso le potenzialità di questa pietra, settore che arruola sempre più manovalanza e offre lavoro a migliaia di persone nel ruolo di operai, segretari, agenti di commercio, posatori, creando solide alleanze con le ditte di autotrasportatori locali che a loro volta porteranno il porfido trentino in tutta Italia, dalle grandi città ai piccoli paesi.
IN CONTINUA ASCESA DAL 1980 AL 2000
Da quando il Porfido Trentino ha iniziato ad essere utilizzato per la realizzazione di pavimentazioni esterne, ha contribuito con la sua bellezza ed unicità a caratterizzare e ad abbellire le più importanti città italiane e capitali straniere.
Migliaia e migliaia di metri cubi di cubetti, lastre e piastrelle hanno lasciato le cave del Trentino su camion diretti verso le città più importanti d’Italia per pavimentare innumerevoli strade e piazze e contribuire a creare l’identità stessa di quelle città. Milano, Roma, Trieste, Venezia, Torino, Verona, Bologna e tante tante altre non sarebbero le stesse senza le loro pavimentazioni in porfido trentino.
IL COMPARTO PORFIRICO OGGI
In un mercato dove la concorrenza dei prodotti esteri più economici (ma di qualità inferiore) è certamente molto forte, il Porfido del Trentino ha oggi raggiunto un suo equilibro all’interno del mercato globalizzato con una posizione di primo piano ormai consolidata e a prova di qualsiasi confronto con altri materiali lapidei, pietre inizialmente più economiche ma che nel tempo non si dimostrano adeguatamente resistenti e funzionali.
Il Porfido del Trentino resta una pietra ambita ed apprezzata sia a livello nazionale che internazionale.
Oggi c’è molta più conoscenza delle sue caratteristiche peculiari e difficilmente lo si confonde ancora con quello cinese, argentino o marocchino: nel tempo anche il Committente privato è riuscito a cogliere le differenze tra il prodotto trentino e pietre estere e oggi sa come fare le sue scelte consapevolmente.
Guida alla scelta
Punti di forza
Pavimenti per la tua Casa