La posa dei cubetti di porfido
Posa porfido professionalePosa cubetti di porfido: Estetica e Tecnica
Lo schema di posa dei cubetti non è solo una questione estetica.
Ogni disegno di posa, estetica a parte, presenta un diverso grado di resistenza alle sollecitazioni meccaniche e differenti difficoltà tecniche.
La posa del porfido è un’arte che non si improvvisa e che richiede la padronanza della tecnica.
Scopri di più sulla posa dei cubetti di porfido ad archi contrastanti, file dritte, cerchi concentrici e altro ancora.
Archi contrastanti: i più resistenti e adattabili
La tipica geometria di messa in opera dei cubetti di porfido è la posa ad archi contrastanti.
La posa ad archi contrastanti è sicuramente la più resistente poichè è adatta a sopportare forti carichi e spinte sia verticali che orizzontali poichè l’arco “contrasta” il suo vicino ed entrambi interagiscono col bordo stradale scaricando all’esterno le varie forze gravanti sulla pavimentazione.
Questo schema di posa porfido è il più adattabile in quanto permette di gestire in maniera efficace i cambi di pendenza della pavimentazione.
Lo schema di posa ad archi contrastanti si può adottare per tutte le tipologie standard di cubetti: va bene per i cubetti 4/6, cubetti 6/8, cubetti 8/10, cubetti 10/12.
In base alla dimensione del cubetto lo spazio da pavimentare verrà suddiviso in “rande” di diverse larghezze: ai lati della randa verranno collocati dei cubetti guida più grandi mentre all’interno della randa verranno posizionati i cubetti più piccoli, in squadra, fino a formare delle mezze arcate. Unendo un arco all’altro si riuscirà a creare l’arco contrastante completo.
Posa a file dritte
La posa a file dritte è chiamata anche posa “a filari”.
In questo tipo di posa i cubetti di porfido vengono disposti l’uno di seguito all’altro secondo linee predefinite formando file parallele le une alle altre.Una variante della posa a file dritte è la posa in diagonale che consiste nel formare file parallele le une alle altre orientate con un’angolatura predefinita rispetto ai bordi perimetrali.
Un’ulteriore variante della posa a file dritte è la posa a file ortogonali dove i cubetti vengono posati a file parallele sia in senso longitudinale che trasversale. I cubetti risulteranno paralleli gli uni agli altri in qualsiasi direzione li si guardi.
Per fare file dritte si usano cubetti a testa quadrata
La posa a file dritte, la posa in diagonale e la posa a file ortogonali richiedono l’impiego di cubetti di dimensioni molto regolari. Si utilizzano infatti cubetti a testa quadrata dimensioni cm 8×8, 9×9 e 10×10 e di spessore a convenirsi ma direttamente proporzionale al traffico che sopporterà la pavimentazione.
La posa a file dritte costa di più di quella ad archi, così come quella in diagonale e quella a file ortogonali costano di più rispetto alle file dritte.
Posa ad archi concentrici
Di sicuro effetto scenografico è la posa dei cubetti di porfido a cerchi concentrici.
Per realizzare questo tipo di posa bisogna individuare prima di tutto il punto centrale del riquadro da pavimentare, attorno al quale si svilupperanno i vari cerchi concentrici.
Nel punto centrale della pavimentazione, individuato solitamente tirando le diagonali, si pianta un picchetto di riferimento che servirà per tracciare i raggi.
Con una corda metrica si traccia il primo cerchio e quello finale più esterno, in seguito si tracciano vari cerchi intermedi.
Successivamente si riempiono gli spazi rimasti.
Questa geometria di posa costa di più degli archi contrastanti.
La difficoltà della posa dei cubetti secondo lo schema dei cerchi concentrici sta soprattutto nella qualità del cubetto che deve essere molto più regolare che non nella posa ad archi contrastanti (cubetti a testa quadrata), inoltre presenta anche delle difficoltà tecniche legate al dover far attenzione quando si porta a piè d’opera il materiale da posare a non rovinare i cerchi di riferimento precedentemente fatti.
Posa a coda di pavone
Questo schema di posa dei cubetti è probabilmente il più costoso: la posa a coda di pavone è più lenta da realizzare rispetto agli altri tipi di posa perchè ci sono difficoltà tecniche maggiori.
La posa a coda di pavone viene di norma utilizzata per pezzature medie o piccole quali cubetti 4/6 e cubetti 6/8.
Non si esegue invece la posa a coda di pavone coi cubetti 8/10 perchè il risultato non sarebbe particolarmente apprezzabile né dal punto di vista estetico né funzionale.
Questo schema di posa non è particolarmente adattabile ed è apprezzabile solo qualora lo si utilizzi in spazi ampi di forma regolare.
Per far risaltare lo schema si abbina il porfido ad altri materiali cromaticamente in contrasto
Per risaltare necessità però dell’impiego di materiali a contrasto cromatico.
L’utilizzo di materiale dalla colorazione unica rende il disegno della pavimentazione difficilmente identificabile salvo non si guardi la pavimentazione con particolare attenzione. Ecco allora che molto spesso i cubetti di porfido vengono abbinati a cubetti bianchi in marmo di Carrara o ancora a cubetti di granito o pietra di Luserna.
La posa a coda di pavone è chiamata anche posa “a ventaglio”.
In realtà i disegni di posa variano leggermente l’uno rispetto all’altro ma grosso modo il risultato estetico è il medesimo.
Ci sono 2 metodi per realizzare i ventagli che devono essere utilizzati a seconda della conformazione dell’area da pavimentare. Questo tipo di posa si può difatti eseguire o utilizzando delle sagome precostruite (ideale per superfici dalla forma regolare) oppure tirando le corde direttamente su cantiere (necessario per superfici dall’andamento più complesso).
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Riparazioni e ripristini