Progettazione pavimenti per esterni in porfido e pietra
Pavimenti per esterni in porfido: espressione di stileProgettare con la pietra
Progettare pavimenti per esterni destinati ad arredare e riqualificare gli spazi urbani significa scegliere materiali di qualità ed affidare la posa in opera ad aziende competenti nell’arte della messa in opera del porfido e dei materiali lapidei in generale.
La pietra naturale offre al progettista la possibilità di riqualificare spazi urbani ormai degradati, restituendo alla cittadinanza luoghi piacevoli e funzionali da vivere nella quotidianità.
Una buona conoscenza dei vari materiali lapidei, delle sue caratteristiche, dei suoi impieghi tradizionali, della sua conformazione compositiva e dei particolari costruttivi è fondamentale per il progettista che intenda sfruttare al meglio le potenzialità funzionali ed espressive delle diverse pietre naturali nella realizzazione di pavimenti per esterni di qualità.
Il ruolo dell’arredo urbano nel rinnovo delle pavimentazioni
L’arredo urbano svolge un importante ruolo all’interno dei programmi di sistemazione delle aree urbane e dei centri storici, quale strumento per far fronte alla decadenza conservativa, all’anonimia e rapido degrado di parecchi quartieri periferici, nonché di tanti piccoli centri storici.
L’arredo urbano offre ai progettisti nuove soluzioni rispetto al concetto classico di strada, offre nuove opportunità per la riappropriazione e valorizzazione di spazi degradati dalla presenza dell’automobile, da l’occasione di ridare vita a quartieri e centri urbani, ripensando interi luoghi e ridando loro una nuova identità caratterizzata da una pedonalizzazione accogliente e da una vera e propria riappropriazione degli spazi urbani da parte degli abitanti, dei cittadini, dei turisti, dei commercianti del centro: spazi per una ritrovata convivialità, spazi all’aperto pensati per favorire momenti di sosta e aggregazione mediante la collocazione di panchine (così apprezzate soprattutto dagli anziani) o fioriere, spazi che diventano palcoscenico di spettacolini itineranti ed esibizioni improvvisate, luoghi privilegiati di passaggio, incontro e sosta.
I pavimenti per esterni in pietra sono lo strumento primario a cui un progettista dovrebbe attingere nell’ambito di un progetto di riqualificazione degli spazi urbani. I pavimenti in pietra infatti enfatizzano il luogo in cui vengono posati, in modi sempre diversi pur senza smarrirne unità e tipologia.
Porfido trentino per creare luoghi in cui il turista e cittadino si sentano piacevolmente accolti
Una pavimentazione in porfido e pietra restituisce decoro alle città, ne rinnova l’aspetto e valorizza la tradizione architettonica dei luoghi.
I pregi del porfido
Chi sceglie una pavimentazione in porfido lo fa perchè ne apprezza in primo luogo la “diversità”. Scopri i tanti pregi che rendono questa pietra insostituibile per i tuoi esterni.
Nuovo look alle città col porfido
Nuove pavimentazioni in pietra contribiuiscono a rinnovare l’immagine agli spazi urbani e a riportare gli spazi cittadini a “misura d’uomo”.
Pavimenti per esterni in porfido e pietra per ridare prestigio alle città
LGli architetti e i progettisti si sbizzarriscono in continuazione pensando a come accostare materiali diversi, oppure a come utilizzare la stessa pietra ma con formati e finiture diverse: il tutto per ottenere pavimentazioni esterne in porfido e pavimenti per esterni in pietra innanzitutto funzionali ma anche di sicuro impatto estetico. È per questo che spesso i progettisti creano particolari schemi compositivi: la cosiddetta “posa a disegno”.
Cantiere: San Pietro di Morubio (Verona)
Categoria: Pavimenti per esterni
Materiali utilizzati: Porfido del Trentino, granito, Pietra di Verona, trachite
Formati utilizzati: binderi, piastrelle segate
Per la zona carrabile il progettista ha optato per tre tipologie di pietre dure (porfido trentino, granito, trachite), diverse nell’aspetto, nei colori e nei formati, ma caratterizzate tutte dalla notevole resistenza alle sollecitazioni meccaniche dei veicoli in transito. Il progettista ha utilizzato la Pietra della Lessinia solo nelle zone pedonali.
L’opera realizzata a San Pietro di Morubio è un ottimo esempio di come un Committente pubblico, grazie ad un progetto ben sviluppato e pensato per sfruttare al meglio le potenzialità funzionali ed espressive di pietre diverse, riesca ad offrire ai propri cittadini un’opera funzionale e al tempo stesso indubbiamente bella.
Cantiere: Legnago (Verona) – Corso della Vittoria
Categoria: Pavimenti per esterni
Materiali utilizzati: Porfido del Trentino, Pietra bianca della Lessinia
Formati utilizzati: cubetti, smolleri, acciottolato, piastrelle segate
In questo progetto di riqualificazione urbana sono stati utilizzati cubetti, smolleri e ciottoli in porfido del Trentino e piastre in Pietra bianca di Prun per ricreare in superficie la planimetria di un antico edificio presente nel sottosuolo. In pratica il Comune ha voluto restituire una porzione di territorio a servizio della collettività, realizzando un’opera usufruibile dal cittadino e al tempo stesso preservando la memoria storica di un tempo passato. Il progetto recupera lo spazio pubblico dei resti di un’antica porta romana, elaborandone al tempo stesso una reinterpretazione.
Seguendo criteri di semplicità, chiarezza ed eleganza, il progetto redatto dal Comune di Legnago si pone l’obiettivo di evidenziare e valorizzare gli elementi insiti nella storia del luogo, adeguando i propri spazi cittadini alle esigenze della propria cittadinanza.
L’intenzione del progetto è stata quella di rendere le tracce di una fase storica della città veri e propri elementi di architettura ed arredo urbano, lasciando in superficie una traccia tangibile del passato storico della città.
Cantiere: Santa Croce Bigolina (Padova)
Categoria: Pavimenti per esterni
Materiali utilizzati: Porfido del Trentino, Pietra bianca della Lessinia, marmo Rosso Asiago
Formati utilizzati: piastrelle tranciate, ciottoli di fiume, piastrelle segate
Presso il sagrato della chiesa di Santa Croce Bigolina il progettista si è sbizzarrito nell’utilizzo di materiali dai colori in contrasto (dalla Pietra bianca della Lessinia, al marmo rosso Asiago, dai ciottoli di fiume grigio chiaro, alle piastrelle tranciate di porfido colore misto) e nelle svariate geometrie di posa (posa dritta e in curva di fasce in Pietra di Prun, posa a file alternate di piastrelle di porfido da 15-20-30).
Il motivo compositivo è stato elaborato per dare l’idea di un enorme portone che si apre verso l’esterno, verso i fedeli e indica loro un percorso verso il sacro. Nel progetto la volontà di far confluire la gente verso la Chiesa è sottolineato non solo dalla larga corsia centrale in Pietra bianca della Lessinia (richiamo alla luce divina) ma anche dal gioco di pendenze che dalle parti più esterne del sagrato confluiscono tutte al centro sulla corsia centrale che porta all’ingresso della chiesa.
Cantiere: Oderzo (Treviso) – Piazza Castello
Categoria: Pavimenti per esterni
Materiali utilizzati: Porfido del Trentino, Pietra d’Istria, Trachite grigia classica
Formati utilizzati: piastrelle segate, ciottoli di fiume, ciottoli segati
A Oderzo (TV) in Piazza Castello il progettista arch. Remo Rinaldin ha voluto restituire al cittadino una porzione di città precedentemente congestionata dal traffico veicolare, nell’intento di valorizzarne il carattere di luogo d’incontro e di aggregazione sociale e creare una superficie a servizio d’uomo, come pedone in primo luogo ma anche come guidatore.
I materiali (porfido trentino, trachite, Pietra d’Istria) sono stati scelti per le doti di resistenza e per la loro tradizione storica. La scelta materica del porfido ben si annovera tra le pietre nobili di pavimentazione degli spazi pubblici. Invero, come la Trachite rimanda al foro romano, così il Porfido riannoda idealmente il millenario rapporto tra Oderzo e il Trentino (vedi la strada romana “ab Opitergio ad Tridentum”).
Nel progetto della piazza domina l’ortogonalità dell’impianto geometrico, con una precisa scelta compositiva. Il progettista ha pensato la pavimentazione come un insieme di sezioni spaziali realizzate con piastrelle segate di porfido posate a file alternate e delineate da partizioni trasversali in pietra d’Istria.
Nel progetto di Piazza Castello una fascia in ciottoli di fiume, interi e segati color grigio scuro, è stata usata per marcare la frontiera con la viabilità. A sottolineare l’unitarietà dell’intervento il progettista ha utilizzato i ciottoli per creare una corsia obliqua secante tutta la piazza (compresa la strada asfaltata) e che attraversa l’impianto figurativo della splendida fontana “a raso” pavimento eseguita in masegni curvi di trachite grigia.
I ciottoli sono stati utilizzati anche come richiamo e omaggio al fiume Monticano che passa in città.
Per gli attraversamenti pedonali il progettista ha optato per cubetti di porfido alternati a cubetti di marmo bianco di Carrara, privilegiando in questo senso la durezza dei materiali (porfido) e il colore a contrasto (marmo bianco di Carrara). Per la sigillatura è stata scelta la resina poliuretanica, per rendere la pavimentazione più resistente e in grado di resistere alle sollecitazioni del traffico veicolare.
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