Difetti dei pavimenti per esterni in porfido

Il fattore costo è spesso l’elemento che frena la scelta della pietra naturale per la realizzazione della propria pavimentazione esterna.
Spesso si da per scontato che realizzare un pavimento in pietra debba costare uno sproposito. In realtà i prezzi dei pavimenti in pietra sono più abbordabili di quanto si creda.
Le pavimentazioni esterne in pietra naturale costano sicuramente più delle betonelle in cemento o dell’asfalto ma offrono vantaggi sia estetici che funzionali nettamente superiori (bellezza, durata illimitata, sicurezza, praticità): a parte valutazioni di rapida convenienza economica, la resa stilistica e l’eleganza di un pavimento in pietra non sono fattori secondari.
Nella valutazione dei costi non va dimenticato di considerare i futuri oneri di rimozione e smaltimento: alcuni prodotti inizialmente più economici si rivelano molto costosi da smaltire, come è il caso per l’appunto degli autobloccanti e dell’asfalto che, per definizione, rientrano tra i “rifiuti speciali” per i quali servono precisi protocolli per trasporto e smaltimento in discarica.
Smaltire vecchie pavimentazioni in porfido, al contrario, non è mai un problema. Il porfido cavato viene accettato di buon grado in qualsiasi discarica e i costi di smaltimento non sono superiori a quelli dei normali materiali edili di risulta.
Il vero risparmio delle pavimentazioni esterne di porfido è la durata nel tempo.

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I pavimenti per esterni in pietra naturale non si prestano per velocità sostenute. D’altronde per la velocità esiste l’asfalto.
Al giorno d’oggi realizzare una pavimentazione in porfido significa creare spazi per l’uomo, per la convivialità, spazi da vivere ed assaporare.
Esiste comunque una valida soluzione che rende le pavimentazioni in porfido molto resistenti al transito veicolare pesante: pavimenti per esterni a prova di autobus e camion. La soluzione consiste nel sigillare le fughe con resina poliuretanica.

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Chi porta le scarpe con i tacchi a spillo sa bene quanto questi, spesso, tendano ad incastrarsi spiacevolmente nelle fessure tra i cubetti quando la sigillatura in boiacca salta via lasciando le fughe pericolosamente svuotate e ancor più quanto sia scomodo camminare su una pavimentazione esterna in ciottoli naturali di fiume.

Solitamente la mancata manutenzione delle pavimentazioni in pietra si traduce in pietre divelte, sassi sconnessi e incidenti che coinvolgono pedoni e ciclisti.
Scegliere un pavimento in pietra significa programmare anche una manutenzione periodica, in modo da evitare disagi al cittadino-pedone e mantenere al meglio la funzionalità e bellezza della pavimentazione.

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La posa in opera dei pavimenti in pietra deve essere fatta da posatori qualificati, perché la posa in opera è una cosa seria, specie se si parla di superfici estese: a parte affiancare un elemento all’altro, è di fondamentale importanza dare anche le giuste pendenze alla pavimentazione per garantire il corretto deflusso delle acque meteoriche ed evitare ristagni d’acqua.
Il posatore è colui che trasforma un progetto su carta in un’opera reale, a tre dimensioni. E’ colui che si occupa di tracciare le corde, di definire le pendenze, di collocare ogni singola pietra nella sua precisa collocazione, plasmando la superficie in modo da garantire resistenza e funzionalità.
Nulla vieta comunque che anche il privato che disponga di tempo libero e tanta buona volontà, unitamente ad un minimo di dimestichezza con i materiali edili e gli impasti cementizi, decida di cimentarsi nella posa del porfido pavimentando da se una piccola superficie attorno alla propria casa, magari un marciapiedino: per coloro che vogliono provare basterà scegliere le tipologie con lo schema di posa più intuitivo da posare: il risultato sarà sicuramente gratificante, se non altro per l’impegno profuso da chi lo ha realizzato e dal tempo speso e poi sicuramente nessuno verrà a contestarvi il lavoro, visto che è casa vostra. (Solitamente dopo un’esperienza simile quasi tutti decidono di non ripetere l’esperienza del “fai da te”).
Ricordiamo comunque che realizzare pavimentazioni esterne in porfido è un’arte che si basa su regole precise, le cosiddette “regole dell’arte”, quelle che stanno alla base della posa in opera di pavimentazioni esterne in porfido e pietra naturale.
Sotto questa dicitura generica si riassumono sostanzialmente tutti i segreti dell’arte del posatore.
Ci sono regole pratiche per eseguire la posa in maniera corretta che vengono comunemente insegnate anche nei corsi per posatori, ma la maggior parte delle regole del mestiere sono regole acquisite facendo gavetta direttamente sul campo, “in cantiere”, frutto dell’esperienza tramandata dai posatori più anziani ai più giovani e soprattutto desiderosi di imparare. Sono regole non scritte proprio per garantire al posatore la facoltà, in base alla particolare conformazione del cantiere, di potersi svincolarsi dalla regola di base e applicare una soluzione “personalizzata” per quella particolare situazione, sono regole frutto dell’esperienza e dell’apprendimento maturato nel tempo.

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