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Resina poliuretanica per porfido

Posa porfido professionale
Resina poliuretanica per porfido

Resina poliuretanica per pavimentazioni in porfido destinate al transito veicolare pesante

La sigillatura in resina poliuretanica è particolarmente adatta per pavimentazioni realizzate in cubetti di porfido e per tutte quelle superfici in pietra destinate al traffico veicolare anche intenso e al transito di mezzi pesanti (autobus e camion) poichè rende le fughe più resistenti ed elastiche e quindi meno soggette al naturale deterioramento e degrado.

L’innovazione tecnologica ha portato alla creazione di resine speciali per la sigillatura di pavimentazioni in porfido destinate al traffico intenso (strade urbane carrabili) e alla carrabilità di mezzi pesanti.
I due aspetti certamente più interessanti di questo nuovo metodo di sigillatura sono dati dal rendere più resistente ed elastica la pavimentazione in porfido e dal ridottissimo tempo di asciugatura: pavimenti per esterni in porfido più resistenti e subito transitabili dunque.

 

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Resina poliuretanica per cubetti di porfido

Resina poliuretanica per pavimenti per esterni: quali sono i vantaggi?

Pavimentazioni Avi Porfidi srl è specializzata nella sigillatura in resina poliuretanica di pavimentazioni esterne in porfido e pietra.
Ti spieghiamo quali sono i vantaggi offerti da questo metodo di sigillatura:

ASCIUGATURA RAPIDA

Rispetto alla tradizionale sigillatura in boiacca di sabbia e cemento, la sigillatura in resina poliuretanica permette di ridurre drasticamente i tempi di asciugatura delle fughe: una volta colata nelle fughe la resina matura rapidamente e già dopo 24-48 ore la pavimentazione in pietra è pronta per essere aperta al transito veicolare.
La rapida riapertura al transito delle strade è un vantaggio non indifferente in tutte quelle zone interessate da attività commerciali o anche presso aree cimiteriali dove è bene garantire sempre il passaggio.

RESISTENZA ALLE DILATAZIONI DOVUTE AL CALDO E AL FREDDO

La resina resiste ottimamente anche alle dilatazioni dovute agli sbalzi termici (gelo/calore), nonchè all’azione dei sali e degli acidi; ciò significa che rimane inalterabile nel tempo*** evitando il degrado che spesso si manifesta con la sigillatura in boiacca cementizia nell’arco di un quinquennio circa.


*** Testata da circa 15 anni, attualmente la resina è garantita per altrettanto tempo

IDEALE PER STRADE AD INTENSO TRAFFICO VEICOLARE PESANTE

La resina è particolarmente adatta per tutte quelle pavimentazioni sottoposte ad intenso traffico veicolare pesante perchè la sua struttura elastica consente di sopportare meglio le sollecitazione date dai carichi soprastanti, assorbendo le vibrazioni.

RIDUZIONE DELL’INQUINAMENTO ACUSTICO , FONOASSORBENTE

Rispetto alla pavimentazione sigillata in boiacca cementizia, il metodo di sigillatura con resina poliuretanica rende più elastica la pavimentazione, assorbendo parte delle vibrazioni generate dal passaggio veicolare e contribuendo  ad una sensibile riduzione del rumore e dell’inquinamento acustico

DRENANTE

La sigillatura in resina poliuretanica permette di realizzare pavimentazioni resistenti e drenanti, ideale perciò in tutti quei contesti dove il ristagno d’acqua può provocare disagi.
Anche durante un intenso temporale estivo la pavimentazione in cubetti di porfido sigillata in resina risulterà percorribile in sicurezza senza pericolosi ristagni d’acqua

DRASTICA RIDUZIONE DELLA MANUTENZIONE

Questo nuovo metodo di offre alle amministrazioni comunali il vantaggio di ridurre notevolmente le spese per l’ordinaria manutenzione delle strade: la pavimentazione sigillata in resina resta integra più a lungo.

LE RIPARAZIONI NON SI VEDONO

La sigillatura in resina permette di mimetizzare eventuali interventi di riparazione e ripristino. Il punto interessato dal rifacimento andrà a confondersi con la pavimentazione preesistente.

ASPETTO INALTERABILE

La sigillatura in resina non altera il suo aspetto nel tempo nè si rovina a contatto con i sali da disgelo.

Strade comunali a prova di autobus con la sigillatura in resina poliuretanica

Il corretto utilizzo della RESINA POLIURETANICA nella sigillatura delle pavimentazioni in cubetti di porfido, in sostituzione della tradizionale boiacca cementizia, permette di trovare una soddisfacente soluzione alle problematiche connesse alla sigillatura delle pavimentazioni in porfido destinate al transito. Con questo metodo la resina poliuretanica viene colata in ciascuna fuga manualmente, con apposita attrezzatura, penetrando in profondità e andando a costituire una struttura resistente ed elastica al tempo stesso, risultando particolarmente indicata per superfici sollecitate da traffico pesante o da sensibili dilatazioni termiche.
La maggiore longevità e capacità di resistere alle sollecitazioni giustifica i maggiori costi della resina poliuretanica (messa in opera compresa) rispetto alla boiacca tradizionale. Questo tipo di sigillatura costa di più rispetto alla classica boiacca cementizia ma sulla spesa totale la differenza è poco rilevante considerando che la durata è senza dubbio maggiore.

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Resina poliuretanica per strade in cubetti di porfido ad intenso transito veicolare
Sigillatura resina poliuretanica per riempimento fughe porfido

Sigillatura in resina poliuretanica per pavimentazioni in porfido e pietra

Che aspetto ha la resina poliuretanica per porfido

La resina poliuretanica per sigillatura di pavimentazioni in porfido e pietra è trasparente, allo stato liquido ha un colore giallo paglierino più marcato che non una volta asciutta.
Una volta solidificata è un prodotto non infiammabile (punto d’infiammabilità superiore a 200°C).

Cosa si può sigillare con la resina poliuretanica

La si può utilizzare per fugare cubetti, ciottoli, smolleri, binderi, piastrelle e anche masselli in cemento.

Che tipo di pietrischetto di deve utilizzare per il sottofondo?

Va utilizzato solo ed esclusivamente un pietrischetto frantumato di roccia dura vulcanica, lavato e privo di parti sabbiose e terrose.

Il pietrischetto per sigillare le fughe deve essere lo stesso utilizzato per il sottofondo?

Non necessariamente.
Si possono utilizzare ghiaini di colori diversi, da quelli più simili alla pietra utilizzata per pavimentare le superfici (porfido, granito, ecc.) a quelli più colorati e a contrasto.
L’utilizzo della resina poliuretanica va fatto esclusivamente utilizzando ghiaini duri e lavati (puliti da qualsiasi residuo terroso) e asciutti.
La condizione essenziale per la posa della resina poliuretanica è la completa assenza di umidità perchè andrebbe compromessa la fase di maturazione della resina.

E’ possibile utilizzare la resina con allettamento in sabbia e cemento?

No. In nessuna delle fasi di posa va utilizzato il cemento.

A chi consigliare la resina?

La resina merita certamente di essere valutata all’interno dei progetti di riqualificazione urbana, nell’ambito di pavimentazioni esterne in porfido e pietra belle e resistenti, e in tutti quei contesti dove sia di primaria importanza riaprire velocemente le superfici al transito, non solo veicolare ma anche pedonale: aree commerciali, aree cimiteriali.

CONSIGLI D’UTILIZZO DELLA RESINA POLIURETANICA

Questo tipo di sigillatura è ottimale per tutte quelle superfici soggette ad alta carrabilità (strade urbane, corone delle rotatorie stradali, piazze e parcheggi).
E’ inoltre consigliato per chi desideri una pavimentazione drenante.

Cubetti di porfido: come si usa la resina poliuretanica?

Partendo da un idoneo sottofondo (massetto in cls oppure terreno ben stabilizzato e compattato), si procede a posare i cubetti di porfido scelti nelle dimensioni a scelta della D.L. e proporzionati al tipo di traffico che dovrà sopportare la pavimentazioni finita.
I cubetti verranno posati su strato di allettamento in ghiaino lavato (pietrischetto, risetta, split) a granulometria idonea (solitamente tipo 3-6 mm).
Una volta posati i cubetti secondo lo schema di posa prescelto (posa ad archi contrastanti, posa a coda di pavone, posa a file dritte, cerchi concentrici) si procederà ad intasare le fughe tra i cubetti con la stessa tipologia di ghiaino utilizzata per la formazione del letto di posa.
Seguirà la battitura a secco dei cubetti con macchina a piatto vibrante.
A questo punto si eseguirà una seconda fase di intasamento delle fughe, questa volta con del ghiaino di dimensioni più ridotte ( mm 2-4) per migliorare la resa estetica della fuga finita. In fine seguirà la vera e propria fase di colata della resina nelle fughe dei cubetti.
La resina viene colata manualmente mediante delle apposite pistole collegate con le bombole che contengono la resina e penetra all’interno del ghiaino per circa 5-10 cm andando a saldare stabilmente i cubetti porfido con il ghiaino e creando una struttura elastica e resistente.

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Resina poliuretanica per cubetti – Voci di capitolato

FORNITURA E POSA IN OPERA DI PAVIMENTAZIONE IN CUBETTI IN PORFIDO DEL TRENTINO SIGILLATI IN RESINA POLIURETANICA

Fornitura e posa in opera di pavimento in cubetti di porfido del Trentino dimensioni a scelta della D.L., con faccia a vista a piano naturale di cava e facce laterali a spacco, posati secondo le geometrie di posa correnti (archi contrastanti, file dritte e parallele, coda di pavone, ecc.) su strato di allettamento costituito da pietrischetto di roccia vulcanica di granulometria idonea, compresa la battitura mediante adeguato vibratore meccanico previo intasamento delle fughe con pietrischetto, nuovo intasamento delle fughe con pietrischetto di granulometria idonea e la stesa della resina con apposite attrezzature.
Nel prezzo si intendono compresi e compensati gli oneri per la fornitura di cubetti di porfido del Trentino, della resina poliuretanica e del pietrischetto e gli oneri per la formazione delle pendenze necessarie al corretto smaltimento delle acque meteoriche e di scolo.

SOVRAPPREZZO PER SIGILLATURA IN RESINA SU PAVIMENTAZIONI IN CUBETTI DI PORFIDO

Sovrapprezzo sulla voce di fornitura e posa porfido per la sigillatura eseguita su pavimentazioni in cubetti di porfido mediante intasamento delle fughe con pietrischetto di granulometria 3/8 o 2/4 mm e successiva stesa di resina poliuretanica con apposite attrezzature.
La resina impiegata dovrà essere formata da una miscela di resine poliuretaniche a bassa percentuale di isocianato e diluita in relazione alle applicazioni con miscela a base di acetati.
Punto di infiammabilità sup. 200 °C con viscosità 2900 mPas DIN 53019/1 densità a 20 °C 1.1 g/cm3 DIN 53217/1+2 colore giallo paglierino odore caratteristico.

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